20/02/2013

+43 Una rosa senza spine

Eccoci all'inizio della 7a settimana!

Oggi, terza visita di controllo in ospedale sei settimane dopo l'intervento. C'è molto traffico questa mattina, sia in città che nelle sale d'attesa.

Inizio con una radiografia di entrambi i piedi (per fortuna, perché il chirurgo persiste a scrivere "piede sinistro operato" su tutte le carte, invece del destro, e io mi dimentico sempre di controllare). E' la prima volta che mi si chiede si spostare il peso del corpo alternativamente su ciascun piede e questo mi preoccupa un po'. Ma riesco a farlo. Fin qui, nulla di impossibile.

Quindi si torna ad aspettare nel corridoio del reparto Traumatologia (cosiddetto "Corte dei Miracoli"). Mi accorgo che ancora non riesco a stare seduta, mi contorgo in mille modi per tentare di alleviare il dolore allo sciatico e scacciare i formicolii alle dita dei piedi.

Tocca finalmente a me, con più di un'ora di ritardo. Avviso subito che, in più della semplice visita, c'è da togliere i fili. La solita infermiera tira un sospiro, sembra essere una giornata difficile oggi, chissà se per il ritorno degli amanti della settimana bianca?

Quando tolgo il calzino, l'infermiera esclama: "Oh, ma quelli sono fili riassorbibili!". Vero, eh ma non se ne parla. Non mi fregate più! Rimuoveteli subito! Arriva un'infermiera molto giovane, tocca a lei fare la parte del boia ma si vede che (ancora) non è all'altezza. Visto che la pelle ha già iniziato a rinnovarsi attorno alle suture rimaste, fa male -molto male- quando tira sui fili e lei non smette di scusarsi. Il chirurgo, parcheggiato in attesa, si decide a rendersi utile e mi blocca la gamba premendola: è già più facile rimanere ferma. Stringo i denti, non guardo e penso che preferirei che non mi faccia il conto alla rovescia del numero di punti ancora da rimuovere. Uh, che sollievo, è fatta. Un altro brutto momento alle spalle.

Ovviamente è uscito molto sangue, un vero macello. Quindi si riparte con garze e cerotti, che ormai erano diventati un lontano ricordo. Mi aspetta un altro paio di giorni di disinfettante / cambi di fasciatura... e doccia su un piede. La vita è un eterno ritorno.


Scala di Penrose

Il verdetto viene finalmente riassunto in 5 comandamenti:

- una scarpa normale (bassa) infilerai
- a camminare su tutto il piede molto progressivamente ti applicherai
- a tenere il separatore in silicone di notte continuerai
- il permesso di telelavorare fino all'inizio di aprile richiederai
- fra 6 settimane in ospedale tornerai.


2 commentaires:

  1. Avendo trovato, per caso, la seconda tavola che tu avevi smarrito tornando dall'ospedale, vado a completare la lista elencandoti i restanti 5 comandamenti:

    - Sei infortunata, ed anche se con dolore guarirai.
    - Se...tte farà male il piede, prenderai un Aulin.
    - "Otto Von Bismarck Shonausen realizza unità germanica e si annette mezza Europa"...Se cio' è stato possibile, anche tu un giorno riavrai il piede riannesso all'elenco delle parti integre del tuo corpo.
    - Nove euro non spenderai più per comprare un paio di scarpe la cui suola ti abbandona alla prima tramontana invernale. Comprerai solo scarpe da 280 euro.....dilapiderai tutti i tuoi risparmi e finirai i tuoi giorni vagabondando nel girone dei lussuriosi insieme a Briatore che ti racconta i suoi "Sciogni" ogni 5 minuti!
    - Dieci piccoli indiani sembreranno le dita dei tuoi piedi dopo che la ferita sarà assorbita....ma attenta!....il loro capo tribù è un tipo sinistro.....si fa chiamare FALANGE MINACCIOSA (è un grande appassionato di tecniche e strategie di guerra)....non dovrai MAI trattarlo male....altrimenti ti si RIVOLTERA' contro!

    (Come hai avuto modo di notare...il decimo era più un consiglio che un comandamento, mentre il nono, secondo le testimonianze delle scritture sacre, sarebbe stato scritto dagli antenati di Sandro Giacobbo!)

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    1. :D
      Ma l'Aulin non è vietato da più di 10 anni?
      Il girone dei lussuriosi... magari!! Cosa sarà mai un po' di vento? La stessa 'sensazione' che la mattina nella savana...

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