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07/04/2013

+89 Ritorno sulla Terra

Recandomi in ospedale per un'ulteriore visita di controllo, ho appena avuto la prova che ora sono in grado di camminare e stare in piedi il tempo necessario per prendere i mezzi pubblici.


Dopo avermi esaminato il piede, il chirurgo mi ha raccomandato di fare più esercizio perché l'alluce è ancora abbastanza rigido. Devo impormi 2x10 minuti  al giorno di esercizi di scioglimento delle dita dei piedi.


Sentendo il mio piede ghiacciato, mi ha inoltre gentilmente informata che soffro di problemi circolatori. Tante grazie! Come se non lo sapessi! ;)

Mi toccherà anche sottopormi ad un paziente "lavaggio del cervello". In effetti,  precedentemente il mio cervello aveva adottato una camminata che teneva conto dell'alluce valgo. Cosi' correggere il difetto non è sufficiente, ora bisogna insegnare al cervello a camminare in modo diverso. Infatti mi rendo conto che torno sempre al vecchio sotterfugio che consiste a camminare sul bordo esterno del piede, anche se fisicamente non sarebbe più necessario. Anche se mi concentro, c'è "qualcosa" che mi impedisce di poggiare il piede diversamente e di utilizzare tutte le dita dei piedi. A questo punto si tratterebbe quindi più di un problema neurologico che ortopedico. Buffo!

A volte provo ancora qualche dolore, soprattutto di sera, altre volte sento ancora alcune piccole scosse elettriche (i nervi spostati durante l'intervento si devono riprendere) e pure i tendini sono doloranti, in quanto soffrono della cattiva posizione adottata per camminare.

Ma ora posso abbandonare il distanziatore di alluci in silicone che usavo di notte.

Nel complesso, tutto sta andando come previsto. Come da protocollo, ci rivedremo di nuovo fra 3 mesi (+26 settimane) per un'ultima radiografia. A quel momento dovrei aver totalmente recuperato, potro' riprendere lo sport e indossare qualsiasi tipo di calzatura.


Per ora mi godo le mie ultime ore di "libertà": domani torno in ufficio!!!




16/03/2013

+67 Si salvi chi puo'

Questa volta sto facendo progressi.

Quando sono scalza, se faccio piccoli passi, riesco finalmente a camminare come si deve. Comincio pure a "dimenticarmi" del piede, mi alzo in piedi e mi metto a camminare quasi senza pensarci.

Sono anche riuscita ad infilare un secondo paio di scarpe, ovviamente sempre senza tacchi e abbastanza larghe. Camminare con le scarpe risulta ancora un po' difficile, ma non dispero.

Una delle risposte alle mie domande delle ultime settimane si è pure imposta da se: le cose tornano a posto naturalmente, senza forzare, dando tempo al tempo.

Non serve sforzarsi a fare degli esercizi impossibili. Meglio avere un po' di pazienza e riprovare di nuovo qualche giorno dopo. Si tratta di una progressione a scalini: a volte non succede niente per un'intera settimana, poi improvvisamente ti rendi conto che, praticamente da un giorno all'altro, risulta tutto molto più facile.



A parte quello, oggi devo proprio scappare di casa. Il vicino del piano di sopra si è scomodato per annunciarmi che oggi faranno "un po' di rumore" per il compleanno della bambina (da me chiamata iena in riferimento alle sue urla isteriche). Me lo posso già immaginare, visto che di solito non si vergognano più di tanto di lasciarla correre, saltare e urlare sopra la mia testa...

Difatti, il primo palloncino scoppiato mi ha tirata giù dal letto intorno alle 8 (oggi è sabato :( !) e, da quel momento, continuano a deflagrare a ritmo sostenuto, manco fossero le cannonate per il compleanno della Regina d'Inghilterra. Ora è tutto chiaro: sappiamo che in quella casa, il bastone del comando è detenuto da una mocciosa di appena 6 anni.




03/03/2013

+54 Piede a terra

L'ottava settimana è già ben avviata.

Per festeggiare, ho deciso di ingranare la quarta andando fuori a cena. Così ho tirato fuori dall'armadio il mio vestitino buono, ehm, no... Meglio confessare subito che le uniche scarpe in cui entro in questo momento sono, secondo la legge di Murphy, le più vecchie, che hanno pure il buco, segno lasciato da una caduta in seguito ad un quasi investimento sulle strisce pedonali l'anno scorso. Insomma, sono passata da Cenerentola ai Miserabili.

Avevo scelto un ristorante italiano che mi ero ripromessa di provare da tempo.  Insomma, niente di speciale, il pesce non era neanche fresco, non ve lo consiglio. Ho fatto l'andata e ritorno in taxi, ovviamente, quindi lo sforzo principale consisteva nello stare seduta qualche ora, il ché è risultato più semplice del previsto, in parte, ne sono sicura, grazie alla accese discussioni sui fatti della politica italiana (grazie E.  ;) ).

A quell'esercizio si è aggiunto il giorno dopo un nuovo giro dell'isolato, questa volta a piedi.


Risultato: sono completamente distrutta!!! Mi fanno male i muscoli delle cosce, i polpacci e la schiena.


Conseguenza: bisogna continuare a muoversi, se ne sente un gran bisogno. Se le previsioni di sole e 15 gradi domani verranno confermate (fino a ieri eravamo ancora fermi attorno ai 2 gradi), uscire durante la pausa pranzo dovrebbe diventare più facile e più piacevole.

Io e il mio fisioterapista abbiamo anche avviato le pratiche per un divorzio consensuale. In ogni caso mi avrebbe presto abbandonata per andarsene in vacanza con un'altra. Ora sono tornata libera... e il peso della terapia ricade sulle mie sole spalle (o alluci).

Di conseguenza, aggiungo qui sotto alcuni esercizi di fisioterapia alla lista del post precedente.

Sono progettati per migliorare l'equilibrio, per lottare contro l'atrofia muscolare e migliorare la flessibilità delle dita dei piedi.

Ricordo che tutti gli esercizi sono da fare in posizione eretta, preferibilmente davanti un tavolo dove appoggiarsi se necessario.
  1. Piedi divaricati, una gamba davanti, l'altra dietro. Piegare il ginocchio della gamba avanti conservando tesa la gamba di dietro. Abbassare il tallone per far lavorare il polpaccio.
  2. Piazzarsi in equilibrio sul piede operato. Sollevarsi sulla punta delle dita (o perlomeno provarci).
  3. Sempre in equilibrio sul piede operato, passare da una mano all'altro un peso di un chilo (per esempio una bottiglia d'acqua), tracciando un cerchio attorno alla vita (passando davanti a dietro). Tentare di rimanere in equilibrio.
  4. Camminare sulla punta delle dita.
  5. Camminare sui talloni.




26/02/2013

+49 Frustrazioni

Dal momento che questo blog mi consente di condividere alti e bassi, eccomi a confidarvi un mio momento di lieve depressione.

In effetti sono di cattivissimo umore. 

Da un lato, per il risultato delle elezioni italiane. Per riassumere: ancora 30% di voti per Berlusconi, in un paese dove si stima a 10-20%* le persone che praticano il voto di scambio attraverso la criminalità organizzata, ovvero che si vendono per il prezzo ridicolo di 50€ o per qualsiasi scambio in natura (un posto in una casa di riposo, un lampione nel cortile del palazzo, ...).** In un paese con un forte divario destra-sinistra, è chiaro chi è in grado di spostare dal 10 al 20% dei voti detiene il potere.

Ma l'altro 25% che ha votato per l'altro populista, Beppe Grillo, non vale meglio. Sono quelli che credono che gli enormi problemi di questo paese abbiano una soluzione semplice, miracolosamente portata da eletti che non hanno alcuna formazione né esperienza. Le stesse persone che denunciano la corruzione delle élite negano la necessità di una nuova classe dirigente istruita e coloro che si alzano contro il nepotismo ed esaltano la meritocrazia inviano alla Camera un idraulico di 28 anni.

Ma francamente non ho voglia di soffermarmi più di tanto su tutto questo. Gli Italiani, ancora una volta, hanno dimostrato di avere i politici che si meritano.
Se non fosse già fatto, quest'ultimo episodio sarebbe per me un ottimo motivo di andarmene via. Laggiù non cambierà mai niente. O meglio: solo in peggio.


D'altra parte, mi chiedo se ho scelto bene il mio fisioterapista. Non per le sue conoscenze, ma piuttosto per il suo carattere e per il suo modo di concepire la terapia, che evidentemente non combaciano con i miei.

Da quando le ultime suture sono state rimosse, pensavo che avremmo finalmente iniziato sul serio il programma di riabilitazione. Mi aspettavo che dicesse: "Ok, fra 6 settimane dovrai essere in grado di camminare per diversi chilometri per tornare al lavoro, ecco il piano progressivo per arrivarci."

Gli rivolgo delle domande specifiche che mi sembrano legittime:
- Quando cammino, gli alluci ancora non toccano terra, come devo fare?
- E' meglio camminare rapidamente senza pensarci, a costo di impostare male il piede, oppure è meglio impegnarsi a poggiare bene tutto il piede fino agli alluci ?
- Tutto si rimetterà a posto progressivamente da solo oppure è necessario forzare? Nel caso, fino a che punto?
- E il dolore? E' necessario o da evitare?
- Ora che sarò in grado di camminare un po' di più con scarpe normali, avro' ancora bisogno di una stampella? Se no, dovrei andare a riportarle visto che le ho noleggiate.

Non riesco quasi mai ad ottenere una risposta diretta, non so cosa aspettarmi nelle prossime settimane e cosa devo fare / non fare.

Tutto quello che mi ha detto è che sembro stressata e che mi sto facendo troppe domande. Così non si va da nessuna parte...


Comunque... sono riuscita lo stesso a farmi mostrare alcuni esercizi, che riporto di seguito per non dimenticarmene (e a beneficio di chi è nella stessa situazione e potrebbe atterrare su questa pagina).

Tutti gli esercizi sono da fare in posizione eretta, preferibilmente davanti un tavolo dove appoggiarsi se necessario.
  1. A gambe tese, spostare tutto il peso del corpo alternativamente su piede sinistro e piede destro.
  2. Camminare lentamente sollevando le ginocchia.
  3. Appoggiare il tallone a terra, quindi il lato esterno del piede, proseguire la rotazione del ginocchio e provare ad appoggiare l'alluce, spingere verso il basso per allungare.
  4. Fare delle flessioni delle ginocchia (ahi!).


Ci rivedremo venerdì. Speriamo che nel frattempo il nirbuso sia calato.




* Fonte: Nicola Gratteri, magistrato antimafia in Calabria, intervistato nel film di Bill Emmott (The Economist), Girlfriend in a coma (disponibile su youtube).

** Fonti: 
- Saviano: il ritorno di Berlusconi? Fondato sulla compravendita dei voti
- Saviano: Come funziona il voto di scambio
- Saviano: "Ecco il prezzo dei nostri voti"


06/02/2013

+29 Telecinesi

Questa 5a settimana inizia con un ritmo di fisioterapia un po' diverso.

La frequenza delle sedute di massaggio viene ridotta a una a settimana, in attesa della prossima visita di controllo prevista a +43 (all'inizio della 7a settimana)... e della scomparsa dei fili di sutura, di cui non si ha notizia.

In compenso, devo mobilizzare le dita dei piedi 3x5 minuti al giorno, mattina, mezzogiorno e sera. Ciò significa prenderle in mano, applicare una leggera resistenza e ordinarle di piegarsi avanti e indietro.




Chi ha detto "troppo facile" ?

Be', francamente, a me sembra complicato quanto spostare un oggetto con la forza del pensiero. 




KAZZENGER!!!


29/01/2013

+21 In buone mani


Ieri, prima seduta di fisioterapia.

Il fisioterapista è un vicino di casa, vive a 200 metri da casa mia. Si lamenta di non trovare parcheggio in zona, ma ha preso la macchina per venire a trovarmi e ha posteggiato nel parcheggio di un supermercato a 100m da casa.

Siccome teniamo la porta d'ingresso del palazzo sempre chiusa a chiave, non posso aprire dall'appartamento. Così, appena citofona gli annuncio che faro' scendere la chiave dalla finestra. Il sistema è ormai collaudato, faccio scendere un sacchettino attaccato ad una cordicella. Lui recupera la chiave, apre la porta... e mi urla da sotto che la chiave è rimasta bloccata. Iniziamo bene...

Scendo i 2 piani di scale e comincio a stressare un po' perché una chiave incastrata nella serratura, lato esterno, a fine pomeriggio, non promette nulla di buono. Giro la chiave di un quarto di giro e la tiro fuori senza difficoltà. Mi guarda con stupore e dice: "Oh, doveva essere posizionata verticalmente per uscire?" Hem...

Okay, il mio fisioterapista sarà privo di senso pratico, ma ha 38 anni di esperienza e sicuramente non è il suo primo caso di alluce valgo. Mi sento rassicurata.
Una volta risalite le scale (in parte al buio, maledetto timer) fissiamo i 3 appuntamenti di questa settimana. Saranno, in modo piuttosto prevedibile, Lunedì, Mercoledì e Venerdì.

Per la prima seduta, niente di impegnativo. Perlomeno è quello che ho pensato quando ha parlato di farmi sdraiare sul divano per farmi un massaggio. Sfortunatamente ha voluto concentrarsi esclusivamente sul piede che fa male. E via per 15 minuti di frizione sulle dita e la cicatrice per far penetrare la crema ammorbidente. Si lancia in una conversazione sui pregi del quartiere e mi fa un elenco completo di tutti i suoi pazienti e delle loro patologie, mentre io mi accontento di smorfie di dolore. Beh, almeno non aveva le mani fredde.

Al momento di andare via, ha detto che ce l'avrebbe fatta da solo, ma ho preferito accompagnarlo, nel caso avesse bisogno di aiuto per sapere da che parte girare la maniglia della porta.

In ogni caso, dev'essere particolarmente efficace, perché già si sentono gli effetti: il mio piede -che non è mai stato gonfio- è ormai rosso, caldo e congestionato.