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07/04/2013

+89 Ritorno sulla Terra

Recandomi in ospedale per un'ulteriore visita di controllo, ho appena avuto la prova che ora sono in grado di camminare e stare in piedi il tempo necessario per prendere i mezzi pubblici.


Dopo avermi esaminato il piede, il chirurgo mi ha raccomandato di fare più esercizio perché l'alluce è ancora abbastanza rigido. Devo impormi 2x10 minuti  al giorno di esercizi di scioglimento delle dita dei piedi.


Sentendo il mio piede ghiacciato, mi ha inoltre gentilmente informata che soffro di problemi circolatori. Tante grazie! Come se non lo sapessi! ;)

Mi toccherà anche sottopormi ad un paziente "lavaggio del cervello". In effetti,  precedentemente il mio cervello aveva adottato una camminata che teneva conto dell'alluce valgo. Cosi' correggere il difetto non è sufficiente, ora bisogna insegnare al cervello a camminare in modo diverso. Infatti mi rendo conto che torno sempre al vecchio sotterfugio che consiste a camminare sul bordo esterno del piede, anche se fisicamente non sarebbe più necessario. Anche se mi concentro, c'è "qualcosa" che mi impedisce di poggiare il piede diversamente e di utilizzare tutte le dita dei piedi. A questo punto si tratterebbe quindi più di un problema neurologico che ortopedico. Buffo!

A volte provo ancora qualche dolore, soprattutto di sera, altre volte sento ancora alcune piccole scosse elettriche (i nervi spostati durante l'intervento si devono riprendere) e pure i tendini sono doloranti, in quanto soffrono della cattiva posizione adottata per camminare.

Ma ora posso abbandonare il distanziatore di alluci in silicone che usavo di notte.

Nel complesso, tutto sta andando come previsto. Come da protocollo, ci rivedremo di nuovo fra 3 mesi (+26 settimane) per un'ultima radiografia. A quel momento dovrei aver totalmente recuperato, potro' riprendere lo sport e indossare qualsiasi tipo di calzatura.


Per ora mi godo le mie ultime ore di "libertà": domani torno in ufficio!!!




02/04/2013

+84 Risveglio da ibernazione

Stavolta ci siamo quasi: cammino meglio e più a lungo, anche se la mio camminata non ha ancora ritrovato un'elasticità perfetta, soprattutto se mi stanco troppo.

L'alluce è ancora un po' rigido e non mi sento ancora pronta per le scarpe con tacchi, ma posso finalmente andarmene in giro dappertutto.


Dai ragazzi, è arrivata la primavera, anche se gelida. Pertanto ci si fa coraggio e si esce!





24/03/2013

+75 Buono da ricordarsi per la prossima volta

Siamo arrivati all'11a settimana e non ho notato alcun progresso notevole rispetto alla settimana scorsa.

Riesco sempre a camminare meglio quando sono scalza che con le scarpe. Nonostante i miei sforzi, ancora non ce la faccio a non claudicare o ad allungare il passo. Tuttavia mi stanco di meno, segno che i muscoli delle gambe iniziano a recuperare consistenza.

Insomma, sono sulla buona strada, ma non ancora del tutto guarita.


Tuttavia questa esperienza sta volgendo al termine e mi pare il caso di scaricare qui alcuni appunti disordinati che mi sono segnato nel corso della convalescenza.
  • Quando rileggo i post precedenti, mi rendo conto che quasi nulla si svolge come previsto. Bisogna essere flessibile e paziente, nessuna scadenza viene mai rispettata.
  • Grande lezione: insistere per farsi rimuovere i punti di sutura il più presto possibile!
  • E' necessario rimanere a riposo il più possibile durante le prime 6 settimane. Ad ogni modo non si è in grado di stare seduto molto a lungo.
  • Spesso si legge di 2 mesi di inabilità al lavoro, in realtà è meglio organizzarsi per stare fuori almeno due mesi e mezzo, se non tre mesi (questo ovviamente dipende dal tipo di mestiere e dei mezzi di trasporto per arrivarci).
  • Non è il caso di temere il dolore, è totalmente sostenibile.
  • Durante la riabilitazione, non occorre forzare. Quello che non si riesce a fare un giorno diventa fattibile nel giro di alcuni giorni o settimane.
  • Quanto spesso bisogna tornare in ospedale per una visita di controllo?
    - Dopo una settimana per disinfettare e rifare la fascia. Ci si sposta con la scarpa di Barouk e una stampella.
    - Dopo due settimane per rimuovere i fili e applicare un cerottone. Ci si sposta sempre con la scarpa di Barouk e una stampella.
    - Dopo 6 settimane per una radiografia. Questo è in genere l'ultimo giorno dove si calza la scarpa di Barouk.
     - Dopo 12 settimane (3 mesi) per un altro controllo. Si possono infilare delle scarpe normali e, per quanto mi riguarda, mi spostero' con i mezzi pubblici.
    - Dopo 24 settimane (6 mesi) per un'ultima radiografia.
  • Quanto costa? (Si tratta naturalmente di un ordine di grandezza in base alla mia esperienza personale).
    In totale, dopo rimborso della mutua, 205€ sono a carico del paziente per l'intervento, compreso il pernottamento durante 2 notti in una camera a 2 letti. Tuttavia, da tale importo devono essere dedotti 150€ di acconto versato al momento del ricovero.
    Il costo di ogni visita è +/- di 22€ (importo a carico del paziente), 25€ in caso di lastra.


E poi stasera, siccome ho voglia di svagarmi, ho pensato che un lancio di ciabatte sarebbe azzeccato. Andro' a vedere uno spettacolo di improvvisazione  teatrale. In questa fine stagione di campionato, ci sarà una partita Belgio-Francia. Vinca il migliore! Ma comunque sempre "arbitro cornuto" ;)





16/03/2013

+67 Si salvi chi puo'

Questa volta sto facendo progressi.

Quando sono scalza, se faccio piccoli passi, riesco finalmente a camminare come si deve. Comincio pure a "dimenticarmi" del piede, mi alzo in piedi e mi metto a camminare quasi senza pensarci.

Sono anche riuscita ad infilare un secondo paio di scarpe, ovviamente sempre senza tacchi e abbastanza larghe. Camminare con le scarpe risulta ancora un po' difficile, ma non dispero.

Una delle risposte alle mie domande delle ultime settimane si è pure imposta da se: le cose tornano a posto naturalmente, senza forzare, dando tempo al tempo.

Non serve sforzarsi a fare degli esercizi impossibili. Meglio avere un po' di pazienza e riprovare di nuovo qualche giorno dopo. Si tratta di una progressione a scalini: a volte non succede niente per un'intera settimana, poi improvvisamente ti rendi conto che, praticamente da un giorno all'altro, risulta tutto molto più facile.



A parte quello, oggi devo proprio scappare di casa. Il vicino del piano di sopra si è scomodato per annunciarmi che oggi faranno "un po' di rumore" per il compleanno della bambina (da me chiamata iena in riferimento alle sue urla isteriche). Me lo posso già immaginare, visto che di solito non si vergognano più di tanto di lasciarla correre, saltare e urlare sopra la mia testa...

Difatti, il primo palloncino scoppiato mi ha tirata giù dal letto intorno alle 8 (oggi è sabato :( !) e, da quel momento, continuano a deflagrare a ritmo sostenuto, manco fossero le cannonate per il compleanno della Regina d'Inghilterra. Ora è tutto chiaro: sappiamo che in quella casa, il bastone del comando è detenuto da una mocciosa di appena 6 anni.




10/03/2013

+61 Passo dopo passo

Nessun progresso stravolgente rispetto alla settimana scorsa. Mi muovo a piccoli passi, pero' è come stessi barando perché in realtà continuo a camminare sul lato esterno del piede. Non riesco ancora a poggiare e piegare l'alluce spostandoci tutto il peso del corpo, come si usa fare per camminare normalmente.


Per quel motivo non riesco a non zoppicare e sto sperimentando lo sguardo altrui sulla disabilità, o meglio l'assenza totale di sguardo.

Cerco di uscire tutti i giorni nel quartiere. Dopo l'esercizio, la fatica si fa sempre sentire e, di sera e di notte, provo spesso qualche dolore alle dita dei piedi. Non so se sia normale oppure la prova che ho esagerato.

Ora riesco a stare seduta un po' più a lungo, diciamo 2-3 ore, il che mi consente di riprendere poco a poco una vita sociale decente. Trascorso questo tempo sento ancora il bisogno di sopraelevare la gamba.


Non riesco più a reggere il pezzo di silicone tra le dita del piede, da una notte all'altra il dolore si è fatto insopportabile. Eppure vedo che l'alluce, che era stato raddrizzato, ha ripreso la sua posizione leggermente deviata verso le altre dita. Cercherò di comprarne uno più sottile.

A parte questo, nonostante le frenetiche prove, ancora non riesco ad indossare altri paia di scarpe.

Piccolo aneddoto: di solito cerco di fare la spesa nei giorni lavorativi per evitare di dover passare troppo tempo in piedi alla cassa, visto che una volta ferma in coda il mio problemino non si vede, pertanto nessuno si propone per darmi la precedenza (coltivo l'illusione che sarebbe diverso nel caso si vedesse). 

L'ultima volta, però, il negozio era affollato lo stesso e ho deciso di provare le casse express, quelle dove ti tocca scannerizzare per conto tuo. Di solito sono contraria, non mi piace togliere il lavoro ai cassieri. Qui pero' si evidenzia che sono pronta a rinnegare i miei più saldi principi quando si tratta di ricavarne un tornaconto personale. Brava, complimenti!

Insomma, scannerizzo e pago la mia spesa. Una volta arrivata a casa, mi sono accorta che non avevo fatto togliere l'antifurto di una bottiglia di vino. Mi è toccato tornarci.
Morale della favola: confermo che chi non ha testa ha gambe.




Unica soluzione alternativa

03/03/2013

+54 Piede a terra

L'ottava settimana è già ben avviata.

Per festeggiare, ho deciso di ingranare la quarta andando fuori a cena. Così ho tirato fuori dall'armadio il mio vestitino buono, ehm, no... Meglio confessare subito che le uniche scarpe in cui entro in questo momento sono, secondo la legge di Murphy, le più vecchie, che hanno pure il buco, segno lasciato da una caduta in seguito ad un quasi investimento sulle strisce pedonali l'anno scorso. Insomma, sono passata da Cenerentola ai Miserabili.

Avevo scelto un ristorante italiano che mi ero ripromessa di provare da tempo.  Insomma, niente di speciale, il pesce non era neanche fresco, non ve lo consiglio. Ho fatto l'andata e ritorno in taxi, ovviamente, quindi lo sforzo principale consisteva nello stare seduta qualche ora, il ché è risultato più semplice del previsto, in parte, ne sono sicura, grazie alla accese discussioni sui fatti della politica italiana (grazie E.  ;) ).

A quell'esercizio si è aggiunto il giorno dopo un nuovo giro dell'isolato, questa volta a piedi.


Risultato: sono completamente distrutta!!! Mi fanno male i muscoli delle cosce, i polpacci e la schiena.


Conseguenza: bisogna continuare a muoversi, se ne sente un gran bisogno. Se le previsioni di sole e 15 gradi domani verranno confermate (fino a ieri eravamo ancora fermi attorno ai 2 gradi), uscire durante la pausa pranzo dovrebbe diventare più facile e più piacevole.

Io e il mio fisioterapista abbiamo anche avviato le pratiche per un divorzio consensuale. In ogni caso mi avrebbe presto abbandonata per andarsene in vacanza con un'altra. Ora sono tornata libera... e il peso della terapia ricade sulle mie sole spalle (o alluci).

Di conseguenza, aggiungo qui sotto alcuni esercizi di fisioterapia alla lista del post precedente.

Sono progettati per migliorare l'equilibrio, per lottare contro l'atrofia muscolare e migliorare la flessibilità delle dita dei piedi.

Ricordo che tutti gli esercizi sono da fare in posizione eretta, preferibilmente davanti un tavolo dove appoggiarsi se necessario.
  1. Piedi divaricati, una gamba davanti, l'altra dietro. Piegare il ginocchio della gamba avanti conservando tesa la gamba di dietro. Abbassare il tallone per far lavorare il polpaccio.
  2. Piazzarsi in equilibrio sul piede operato. Sollevarsi sulla punta delle dita (o perlomeno provarci).
  3. Sempre in equilibrio sul piede operato, passare da una mano all'altro un peso di un chilo (per esempio una bottiglia d'acqua), tracciando un cerchio attorno alla vita (passando davanti a dietro). Tentare di rimanere in equilibrio.
  4. Camminare sulla punta delle dita.
  5. Camminare sui talloni.




26/02/2013

+49 Frustrazioni

Dal momento che questo blog mi consente di condividere alti e bassi, eccomi a confidarvi un mio momento di lieve depressione.

In effetti sono di cattivissimo umore. 

Da un lato, per il risultato delle elezioni italiane. Per riassumere: ancora 30% di voti per Berlusconi, in un paese dove si stima a 10-20%* le persone che praticano il voto di scambio attraverso la criminalità organizzata, ovvero che si vendono per il prezzo ridicolo di 50€ o per qualsiasi scambio in natura (un posto in una casa di riposo, un lampione nel cortile del palazzo, ...).** In un paese con un forte divario destra-sinistra, è chiaro chi è in grado di spostare dal 10 al 20% dei voti detiene il potere.

Ma l'altro 25% che ha votato per l'altro populista, Beppe Grillo, non vale meglio. Sono quelli che credono che gli enormi problemi di questo paese abbiano una soluzione semplice, miracolosamente portata da eletti che non hanno alcuna formazione né esperienza. Le stesse persone che denunciano la corruzione delle élite negano la necessità di una nuova classe dirigente istruita e coloro che si alzano contro il nepotismo ed esaltano la meritocrazia inviano alla Camera un idraulico di 28 anni.

Ma francamente non ho voglia di soffermarmi più di tanto su tutto questo. Gli Italiani, ancora una volta, hanno dimostrato di avere i politici che si meritano.
Se non fosse già fatto, quest'ultimo episodio sarebbe per me un ottimo motivo di andarmene via. Laggiù non cambierà mai niente. O meglio: solo in peggio.


D'altra parte, mi chiedo se ho scelto bene il mio fisioterapista. Non per le sue conoscenze, ma piuttosto per il suo carattere e per il suo modo di concepire la terapia, che evidentemente non combaciano con i miei.

Da quando le ultime suture sono state rimosse, pensavo che avremmo finalmente iniziato sul serio il programma di riabilitazione. Mi aspettavo che dicesse: "Ok, fra 6 settimane dovrai essere in grado di camminare per diversi chilometri per tornare al lavoro, ecco il piano progressivo per arrivarci."

Gli rivolgo delle domande specifiche che mi sembrano legittime:
- Quando cammino, gli alluci ancora non toccano terra, come devo fare?
- E' meglio camminare rapidamente senza pensarci, a costo di impostare male il piede, oppure è meglio impegnarsi a poggiare bene tutto il piede fino agli alluci ?
- Tutto si rimetterà a posto progressivamente da solo oppure è necessario forzare? Nel caso, fino a che punto?
- E il dolore? E' necessario o da evitare?
- Ora che sarò in grado di camminare un po' di più con scarpe normali, avro' ancora bisogno di una stampella? Se no, dovrei andare a riportarle visto che le ho noleggiate.

Non riesco quasi mai ad ottenere una risposta diretta, non so cosa aspettarmi nelle prossime settimane e cosa devo fare / non fare.

Tutto quello che mi ha detto è che sembro stressata e che mi sto facendo troppe domande. Così non si va da nessuna parte...


Comunque... sono riuscita lo stesso a farmi mostrare alcuni esercizi, che riporto di seguito per non dimenticarmene (e a beneficio di chi è nella stessa situazione e potrebbe atterrare su questa pagina).

Tutti gli esercizi sono da fare in posizione eretta, preferibilmente davanti un tavolo dove appoggiarsi se necessario.
  1. A gambe tese, spostare tutto il peso del corpo alternativamente su piede sinistro e piede destro.
  2. Camminare lentamente sollevando le ginocchia.
  3. Appoggiare il tallone a terra, quindi il lato esterno del piede, proseguire la rotazione del ginocchio e provare ad appoggiare l'alluce, spingere verso il basso per allungare.
  4. Fare delle flessioni delle ginocchia (ahi!).


Ci rivedremo venerdì. Speriamo che nel frattempo il nirbuso sia calato.




* Fonte: Nicola Gratteri, magistrato antimafia in Calabria, intervistato nel film di Bill Emmott (The Economist), Girlfriend in a coma (disponibile su youtube).

** Fonti: 
- Saviano: il ritorno di Berlusconi? Fondato sulla compravendita dei voti
- Saviano: Come funziona il voto di scambio
- Saviano: "Ecco il prezzo dei nostri voti"


20/02/2013

+43 Una rosa senza spine

Eccoci all'inizio della 7a settimana!

Oggi, terza visita di controllo in ospedale sei settimane dopo l'intervento. C'è molto traffico questa mattina, sia in città che nelle sale d'attesa.

Inizio con una radiografia di entrambi i piedi (per fortuna, perché il chirurgo persiste a scrivere "piede sinistro operato" su tutte le carte, invece del destro, e io mi dimentico sempre di controllare). E' la prima volta che mi si chiede si spostare il peso del corpo alternativamente su ciascun piede e questo mi preoccupa un po'. Ma riesco a farlo. Fin qui, nulla di impossibile.

Quindi si torna ad aspettare nel corridoio del reparto Traumatologia (cosiddetto "Corte dei Miracoli"). Mi accorgo che ancora non riesco a stare seduta, mi contorgo in mille modi per tentare di alleviare il dolore allo sciatico e scacciare i formicolii alle dita dei piedi.

Tocca finalmente a me, con più di un'ora di ritardo. Avviso subito che, in più della semplice visita, c'è da togliere i fili. La solita infermiera tira un sospiro, sembra essere una giornata difficile oggi, chissà se per il ritorno degli amanti della settimana bianca?

Quando tolgo il calzino, l'infermiera esclama: "Oh, ma quelli sono fili riassorbibili!". Vero, eh ma non se ne parla. Non mi fregate più! Rimuoveteli subito! Arriva un'infermiera molto giovane, tocca a lei fare la parte del boia ma si vede che (ancora) non è all'altezza. Visto che la pelle ha già iniziato a rinnovarsi attorno alle suture rimaste, fa male -molto male- quando tira sui fili e lei non smette di scusarsi. Il chirurgo, parcheggiato in attesa, si decide a rendersi utile e mi blocca la gamba premendola: è già più facile rimanere ferma. Stringo i denti, non guardo e penso che preferirei che non mi faccia il conto alla rovescia del numero di punti ancora da rimuovere. Uh, che sollievo, è fatta. Un altro brutto momento alle spalle.

Ovviamente è uscito molto sangue, un vero macello. Quindi si riparte con garze e cerotti, che ormai erano diventati un lontano ricordo. Mi aspetta un altro paio di giorni di disinfettante / cambi di fasciatura... e doccia su un piede. La vita è un eterno ritorno.


Scala di Penrose

Il verdetto viene finalmente riassunto in 5 comandamenti:

- una scarpa normale (bassa) infilerai
- a camminare su tutto il piede molto progressivamente ti applicherai
- a tenere il separatore in silicone di notte continuerai
- il permesso di telelavorare fino all'inizio di aprile richiederai
- fra 6 settimane in ospedale tornerai.


15/02/2013

+38 A mollo

Per questo fine settimana vi ho scovato un evento simpatico. Una di queste idee stravaganti che mi fanno innamorare di questa città malgrado tutto.

Vi propongo...

[rullo di tamburi]

... IL CINEMA IN PISCINA !!!

Di cosa si tratta?
3 lungometraggi, 4 corti, dei mini concerti et un party con DJ sul tema dell'acqua.

Okay, ma quello che cambia davvero è l'ambientazione.
I film verranno proiettati su grande schermo nella piscina, il pubblico potrà assistere alle proiezioni in acqua o sul bordo della piscina (in costume da bagno).


E la piscina non è una semplice piscina visto che di tratta di niente di meno che Les Bains du Centre, place du Jeu de Balle, nel quartiere popolare delle Marolles [qui].

Questa piscina costruita nel 1949, che offre anche dei bagni e docce pubblici tuttora in attività, presenta delle caratteristiche architettoniche particolare. 
In effetto, il terreno particolarmente stretto ha costretto gli architetti a dimostrare originalità. Le due piscini si trovano quindi su due piani diversi, al primo e al terzo. La stanza della piscina principale del III piano termina con una vetrata che offre una visione panoramica sull'Eglise de la Chapelle ("Chiesa della Cappella") e i tetti del quartiere. Si tratta in qualche modo di una piscina sospesa.







Quando?
Sabato 16 febbraio, ore 21-02
Domenica 17 febbraio, ore 18-24

Programma, informazioni pratiche (e dress code): http://www.galeries.be/cinema/lheure-dhiver/ [pagina in francese]

Nel programma la lingua dei film (versione francese o versione originale sottotitolata) non è precisata. Contatti: contact@galeries.be, tel. 02/5147498.

Fonte dei particolari sulla piscina: Guida Bruxelles insolite et secret / Nicolas van Beek et Nathalie Capart, Edizioni Jonglez, 2008 [esiste anche in inglese]


14/02/2013

+37 Pulsioni contundenti

Sesta e ultima settimana a riposo...

Ho cercato di lavorare seduta al tavolo ma ho resistito solo 20 minuti. Una volta che il piede viene tenuto giù, mi "tira", mi "pesa" e sento dei formicolii. Purtroppo non sono ancora pronta per il cinema o una cena al ristorante.


Durante gli esercizi di fisioterapia, ho iniziato a poggiare il piede per terra e a sollevarlo alternativamente sulla punta e sul tallone, per riprendere a piegare e "ammorbidire" le dita. Sul momento è solo un po' doloroso, ma durante la notte il dolore alle dita dei piedi e ai polpacci si è riacceso. Si vede che sono stati poco sollecitati recentemente. Sarebbe ora di riprendere a muovermi.

A parte quello, presento un recupero a due velocità: là dove le suture sono state rimosse, la pelle si è rinnovata ed i buchini sono quasi completamente spariti, è rimasta soltanto una piccola cicatrice viola, che spero scomparirà ben presto. Mentre dove i puntini sono ancora presenti, la situazione presenta un ritardo notevole.

E' stato un grandissimo errore non farmeli rimuovere tutti all'ultima visita solo per risparmiarmi un breve momento spiacevole. Da quel momento avro' pensato mille volte a togliermeli da sola. Finora mi ha trattenuto il fatto che in ospedale dispongono di confezioni sterili con una pinzetta e un coltellino. I puntini sono molto stretti, bisognerebbe sollevarli. Farebbe male. Non posso pensare di attaccarli con un volgare taglierino!!! O sì?







12/02/2013

+35 Martedi' grasso

Oggi il Carnevale finisce in apoteosi.

Ogni anno non posso fare a meno di ripensare ai dolcetti di Carnevale del Veneto: crostoli e frittelle






Quanto mi mancano!!! 
Soprattutto le frittelle, di cui esistono decine di ricette diverse. Le mie preferite sono piccoline, senza ripieno ma con uvetta. Da leccarsi i baffi!



08/02/2013

+31 Molestie

Da quando sono agli arresti domiciliari, ho avuto modo di constatare che un sacco di persone suonano al campanello di casa durante le ore lavorative.

Si sono già fatti vedere il postino perché le cassette delle lettere sono troppo piccole, i corrieri che, in assenza dei miei vicini, provano a bussare a casa mia, il dipendente dell'azienda dell'acqua venuto a fare il rilievo del consumo ed ecco che sono appena arrivati dei sedicenti "giovani della parrocchia" che mi avevano diabolicamente eletta per ricevere la buona parola.

Voi che vi lamentate di dover uscire di casa per andare al lavoro, non sapete cosa vi risparmiate!






P.S. Questa settimana niente calendario degli eventi culturali brussellesi. Non ho trovato niente di particolare interesse. Cmq io odio la cultura! ;)

Segnalo comunque il "Carnaval de Binche" i 10, 11 e 12 febbraio, dichiarato dall'Unesco "capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'Umanità". 
Mappa di Binche (provincia di Hainaut)


07/02/2013

+30 Acquazzoni

Stamattina ho deciso di darmi una mossa prima di iniziare la mia giornata di telelavoro. E' più che tempo di ricominciare ad attivarmi per lottare contro il torpore, i muscoli che spariscono e il frigorifero vuoto.

Devo approfittare del bel tempo per uscire perché lo scarpone ortopedico non è impermeabile e in ogni caso non vorrei rischiare di scivolare.


Parto per il supermercato alle 08.58 :)




Torno dal supermercato alle 09.25 :(




E' stato cosi' durante tutta la giornata : un alternare neve/sole da far girare la testa.

E' il solito dazio da pagare da queste parti per aver il diritto di iniziare a farsi venire il pensiero che un giorno forse non troppo lontano tornerà la primavera. 

Ma visto che le "giboulées de mars" (acquazzoni di marzo), come diciamo noi, quest'anno si presentano a febbraio, non vedo perché non dovrei comprare gli ovetti di Pasqua prima di Carnevale :P


06/02/2013

+29 Telecinesi

Questa 5a settimana inizia con un ritmo di fisioterapia un po' diverso.

La frequenza delle sedute di massaggio viene ridotta a una a settimana, in attesa della prossima visita di controllo prevista a +43 (all'inizio della 7a settimana)... e della scomparsa dei fili di sutura, di cui non si ha notizia.

In compenso, devo mobilizzare le dita dei piedi 3x5 minuti al giorno, mattina, mezzogiorno e sera. Ciò significa prenderle in mano, applicare una leggera resistenza e ordinarle di piegarsi avanti e indietro.




Chi ha detto "troppo facile" ?

Be', francamente, a me sembra complicato quanto spostare un oggetto con la forza del pensiero. 




KAZZENGER!!!


03/02/2013

+26 Finestra sulla strada

Lui
Io




Cosa vede lui
Cosa vedo io


Sospetta di omicidio i suoi vicini.
Quando questo tizio si ferma a suonare sotto casa di domenica mattina mi viene voglia di ucciderlo.


02/02/2013

+25 Aria!


Oggi, ho intrapreso rompere l'assedio, aprendo una breccia nelle linee nemiche.

Appena la pioggia ha dato tregua, ho sellato il cavallo nero, mi sono sbardata, ho indossato gli speroni e sono uscita.

L'idea accarezzata di andare a prendere il pane è sfumata: farmi un giro di 1km non sarebbe realistico.

Cosa abbiamo di bello a portata di mano piede? Si potrebbe scegliere tra un fioraio e un'ottima pasticceria.

Mi sono coccolata.

Non ho scelto.

Il bottino
Come? Certo che entrambi i dolcetti sono per me!


01/02/2013

+24 Testato per voi


Ecco a voi un'altra programmazione culturale per i prossimi giorni:

Teatro

Le mariage de Laila [in francese]
Venerdì 1 e Sabato 2 febbraio
Chaussée de Boondael, proprio dietro Place Flagey

Ragazzi, se volete divertirvi, non perdetevi questo spettacolo. E' organizzato dagli scout musulmani di Bruxelles. Sono quindi attori non professionisti, ma offrono uno spettacolo di eccezionale qualità, niente a che vedere con quello che facevamo da adolescenti.
Tema: il matrimonio musulmano. Davvero esilarante!


Cinema

Anima 2013 Festival del cinema d'animazione
Dal 08 al 17 febbraio a Flagey
Programma completo: http://www.animafestival.be/

Film di apertura: Pinocchio [in francese, sottotitoli in neerlandese]
Nuovo attesissimo adattamento delle avventure del famoso ragazzino di legno di Carlo Collodi, a cura di Enzo D'Alò, regista de Il Gabbiano e il Gatto, con musiche di Lucio Dalla, e con la collaborazione artistica del fumettista Lorenzo Mattotti, autore dell'omonimo album per ragazzi. 
Da non mancare, dopo la prima mondiale del film all'ultima Mostra di Venezia.

Lungometraggio di Enzo D'Alò, Italia / Francia / Belgio / Lussemburgo, 2012, 1:24 '

8 gennaio ore 20
10 gennaio ore 14


30/01/2013

+22 Acqua!


Per quanto mi riguarda, la settimana inizia il mercoledì. Oggi inizia la quarta settimana di convalescenza e, questa volta, sono esonerata dal recarmi in ospedale.

Di conseguenza, oggi è un normale giorno di telelavoro. Ma per evitare di cadere nella routine, ho diritto alla 2a seduta di fisioterapia.

Il massaggio della prima seduta mi ha lasciata perplessa. Da due giorni sento una pressione sul piede, la pelle è ancora arrossata e un po' gonfia, come per un colpo di sole.

Stamattina ho anche scoperto che si sta spellando completamente al tallone e tra le dita dei piedi per difetto di idratazione. Si sa, l'abuso di alcol (disinfettante) fa male. In mancanza di crema per i piedi (e di capra per leccare), ho usato la crema riparatrice per le mani.

Siccome a volte sono birichina, all'arrivo del fisioterapista lancio la chiave dalla finestra. Sarei perfettamente in grado di scendere per aprirgli, ma voglio vedere come se la cava. L'Uomo è un animale intelligente che impara dai propri errori ed evita di ripeterli. Spiacente, oggi nessun episodio buffo da raccontare.

Mi fa un altro massaggio, stavolta un po' meno doloroso, con dei piccoli esercizi per muovere le dita dei piedi. Chiaramente l'alluce fa solo a modo suo e non ne vuole sapere di piegarsi come gli altri.

Per ora è tutto visto che i fili di sutura -sempre ben solidi- impediscono qualsiasi manipolazione in acqua.




29/01/2013

+21 In buone mani


Ieri, prima seduta di fisioterapia.

Il fisioterapista è un vicino di casa, vive a 200 metri da casa mia. Si lamenta di non trovare parcheggio in zona, ma ha preso la macchina per venire a trovarmi e ha posteggiato nel parcheggio di un supermercato a 100m da casa.

Siccome teniamo la porta d'ingresso del palazzo sempre chiusa a chiave, non posso aprire dall'appartamento. Così, appena citofona gli annuncio che faro' scendere la chiave dalla finestra. Il sistema è ormai collaudato, faccio scendere un sacchettino attaccato ad una cordicella. Lui recupera la chiave, apre la porta... e mi urla da sotto che la chiave è rimasta bloccata. Iniziamo bene...

Scendo i 2 piani di scale e comincio a stressare un po' perché una chiave incastrata nella serratura, lato esterno, a fine pomeriggio, non promette nulla di buono. Giro la chiave di un quarto di giro e la tiro fuori senza difficoltà. Mi guarda con stupore e dice: "Oh, doveva essere posizionata verticalmente per uscire?" Hem...

Okay, il mio fisioterapista sarà privo di senso pratico, ma ha 38 anni di esperienza e sicuramente non è il suo primo caso di alluce valgo. Mi sento rassicurata.
Una volta risalite le scale (in parte al buio, maledetto timer) fissiamo i 3 appuntamenti di questa settimana. Saranno, in modo piuttosto prevedibile, Lunedì, Mercoledì e Venerdì.

Per la prima seduta, niente di impegnativo. Perlomeno è quello che ho pensato quando ha parlato di farmi sdraiare sul divano per farmi un massaggio. Sfortunatamente ha voluto concentrarsi esclusivamente sul piede che fa male. E via per 15 minuti di frizione sulle dita e la cicatrice per far penetrare la crema ammorbidente. Si lancia in una conversazione sui pregi del quartiere e mi fa un elenco completo di tutti i suoi pazienti e delle loro patologie, mentre io mi accontento di smorfie di dolore. Beh, almeno non aveva le mani fredde.

Al momento di andare via, ha detto che ce l'avrebbe fatta da solo, ma ho preferito accompagnarlo, nel caso avesse bisogno di aiuto per sapere da che parte girare la maniglia della porta.

In ogni caso, dev'essere particolarmente efficace, perché già si sentono gli effetti: il mio piede -che non è mai stato gonfio- è ormai rosso, caldo e congestionato.




27/01/2013

+19 Ragazza squillo


Un amico mi chiama per sapere come sto. Così gli racconto l'evoluzione del mio caso. Dopodiché la conversazione si sposta sui suoi problemi idraulici: "Mia madre sta per arrivare e il tappo del lavandino del bagno degli ospiti si è bloccato." Gli giro un video che spiega come usare la leva e regolare la vite del tappo. Non tutti sono dotati per il fai-da-te!

Mentre sono ancora al telefono, un altro amico mi chiama su skype. "Aiuto, mentre passavo l'aspirapolvere ho urtato un tubo del termosifone e adesso ha iniziato a perdere, temo che il termosifone si svuoti e fa troppo freddo per spegnere il riscaldamento, nessuna alternativa oltre cercare un idraulico?" OK, fammi vedere con la webcam. Infatti, si vede un graffio in un punto del tubo, la vernice è stata asportata. "Niente panico, chiudi il termosifone e cerca di individuare la fonte della perdita, quindi di colmarla con del nastro isolante." Per fortuna, dopo un esame più attento, si è appurato che non era il tubo stesso che perdeva, bensì il raccordo, ed è bastato riavvitarlo.

Ragazzi, per qualsiasi dubbio idraulico, non fatevi problemi, chiamatemi pure. Per gli amici niente fattura, si paga soltanto la « chiamata ».

E siccome è proprio vero che il calzolaio ha sempre le scarpe rotte, mi rendo conto che l'unico lavoro idraulico che non sono riuscita a risolvere da sola era... a casa mia.