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26/02/2013

+49 Frustrazioni

Dal momento che questo blog mi consente di condividere alti e bassi, eccomi a confidarvi un mio momento di lieve depressione.

In effetti sono di cattivissimo umore. 

Da un lato, per il risultato delle elezioni italiane. Per riassumere: ancora 30% di voti per Berlusconi, in un paese dove si stima a 10-20%* le persone che praticano il voto di scambio attraverso la criminalità organizzata, ovvero che si vendono per il prezzo ridicolo di 50€ o per qualsiasi scambio in natura (un posto in una casa di riposo, un lampione nel cortile del palazzo, ...).** In un paese con un forte divario destra-sinistra, è chiaro chi è in grado di spostare dal 10 al 20% dei voti detiene il potere.

Ma l'altro 25% che ha votato per l'altro populista, Beppe Grillo, non vale meglio. Sono quelli che credono che gli enormi problemi di questo paese abbiano una soluzione semplice, miracolosamente portata da eletti che non hanno alcuna formazione né esperienza. Le stesse persone che denunciano la corruzione delle élite negano la necessità di una nuova classe dirigente istruita e coloro che si alzano contro il nepotismo ed esaltano la meritocrazia inviano alla Camera un idraulico di 28 anni.

Ma francamente non ho voglia di soffermarmi più di tanto su tutto questo. Gli Italiani, ancora una volta, hanno dimostrato di avere i politici che si meritano.
Se non fosse già fatto, quest'ultimo episodio sarebbe per me un ottimo motivo di andarmene via. Laggiù non cambierà mai niente. O meglio: solo in peggio.


D'altra parte, mi chiedo se ho scelto bene il mio fisioterapista. Non per le sue conoscenze, ma piuttosto per il suo carattere e per il suo modo di concepire la terapia, che evidentemente non combaciano con i miei.

Da quando le ultime suture sono state rimosse, pensavo che avremmo finalmente iniziato sul serio il programma di riabilitazione. Mi aspettavo che dicesse: "Ok, fra 6 settimane dovrai essere in grado di camminare per diversi chilometri per tornare al lavoro, ecco il piano progressivo per arrivarci."

Gli rivolgo delle domande specifiche che mi sembrano legittime:
- Quando cammino, gli alluci ancora non toccano terra, come devo fare?
- E' meglio camminare rapidamente senza pensarci, a costo di impostare male il piede, oppure è meglio impegnarsi a poggiare bene tutto il piede fino agli alluci ?
- Tutto si rimetterà a posto progressivamente da solo oppure è necessario forzare? Nel caso, fino a che punto?
- E il dolore? E' necessario o da evitare?
- Ora che sarò in grado di camminare un po' di più con scarpe normali, avro' ancora bisogno di una stampella? Se no, dovrei andare a riportarle visto che le ho noleggiate.

Non riesco quasi mai ad ottenere una risposta diretta, non so cosa aspettarmi nelle prossime settimane e cosa devo fare / non fare.

Tutto quello che mi ha detto è che sembro stressata e che mi sto facendo troppe domande. Così non si va da nessuna parte...


Comunque... sono riuscita lo stesso a farmi mostrare alcuni esercizi, che riporto di seguito per non dimenticarmene (e a beneficio di chi è nella stessa situazione e potrebbe atterrare su questa pagina).

Tutti gli esercizi sono da fare in posizione eretta, preferibilmente davanti un tavolo dove appoggiarsi se necessario.
  1. A gambe tese, spostare tutto il peso del corpo alternativamente su piede sinistro e piede destro.
  2. Camminare lentamente sollevando le ginocchia.
  3. Appoggiare il tallone a terra, quindi il lato esterno del piede, proseguire la rotazione del ginocchio e provare ad appoggiare l'alluce, spingere verso il basso per allungare.
  4. Fare delle flessioni delle ginocchia (ahi!).


Ci rivedremo venerdì. Speriamo che nel frattempo il nirbuso sia calato.




* Fonte: Nicola Gratteri, magistrato antimafia in Calabria, intervistato nel film di Bill Emmott (The Economist), Girlfriend in a coma (disponibile su youtube).

** Fonti: 
- Saviano: il ritorno di Berlusconi? Fondato sulla compravendita dei voti
- Saviano: Come funziona il voto di scambio
- Saviano: "Ecco il prezzo dei nostri voti"


20/02/2013

+43 Una rosa senza spine

Eccoci all'inizio della 7a settimana!

Oggi, terza visita di controllo in ospedale sei settimane dopo l'intervento. C'è molto traffico questa mattina, sia in città che nelle sale d'attesa.

Inizio con una radiografia di entrambi i piedi (per fortuna, perché il chirurgo persiste a scrivere "piede sinistro operato" su tutte le carte, invece del destro, e io mi dimentico sempre di controllare). E' la prima volta che mi si chiede si spostare il peso del corpo alternativamente su ciascun piede e questo mi preoccupa un po'. Ma riesco a farlo. Fin qui, nulla di impossibile.

Quindi si torna ad aspettare nel corridoio del reparto Traumatologia (cosiddetto "Corte dei Miracoli"). Mi accorgo che ancora non riesco a stare seduta, mi contorgo in mille modi per tentare di alleviare il dolore allo sciatico e scacciare i formicolii alle dita dei piedi.

Tocca finalmente a me, con più di un'ora di ritardo. Avviso subito che, in più della semplice visita, c'è da togliere i fili. La solita infermiera tira un sospiro, sembra essere una giornata difficile oggi, chissà se per il ritorno degli amanti della settimana bianca?

Quando tolgo il calzino, l'infermiera esclama: "Oh, ma quelli sono fili riassorbibili!". Vero, eh ma non se ne parla. Non mi fregate più! Rimuoveteli subito! Arriva un'infermiera molto giovane, tocca a lei fare la parte del boia ma si vede che (ancora) non è all'altezza. Visto che la pelle ha già iniziato a rinnovarsi attorno alle suture rimaste, fa male -molto male- quando tira sui fili e lei non smette di scusarsi. Il chirurgo, parcheggiato in attesa, si decide a rendersi utile e mi blocca la gamba premendola: è già più facile rimanere ferma. Stringo i denti, non guardo e penso che preferirei che non mi faccia il conto alla rovescia del numero di punti ancora da rimuovere. Uh, che sollievo, è fatta. Un altro brutto momento alle spalle.

Ovviamente è uscito molto sangue, un vero macello. Quindi si riparte con garze e cerotti, che ormai erano diventati un lontano ricordo. Mi aspetta un altro paio di giorni di disinfettante / cambi di fasciatura... e doccia su un piede. La vita è un eterno ritorno.


Scala di Penrose

Il verdetto viene finalmente riassunto in 5 comandamenti:

- una scarpa normale (bassa) infilerai
- a camminare su tutto il piede molto progressivamente ti applicherai
- a tenere il separatore in silicone di notte continuerai
- il permesso di telelavorare fino all'inizio di aprile richiederai
- fra 6 settimane in ospedale tornerai.