Affichage des articles dont le libellé est 1a settimana. Afficher tous les articles
Affichage des articles dont le libellé est 1a settimana. Afficher tous les articles

15/01/2013

+7 A qualcuno piace caldo/freddo

Pessima notte. Non appena sono andata a letto, un dolore acuto si è manifestato e gli antidolorifici non hanno avuto nessun effetto. Non solo all'alluce, ma anche alla caviglia, come se avessi una distorsione, probabilmente dovuta al peso della scarpa (la suola di plastica rigida è molto pesante) e alla cattiva posizione del piede nella scarpa (non riesco a portare il peso solo sul tallone e tendo a camminare sulla parte esterna del piede, cosa assolutamente non raccomandata, ma impossibile da correggere senza sentire dolore all'alluce), e al nervo sciatico, senza dubbio per causa del sovraccarico all'anca e al ginocchio e alla cattiva posizione generale del corpo, visto che sono quasi sempre sdraiata.

Dopo un'oretta, non ne potevo più et mi sono trasferita di nuovo sul divano, dove sono riuscita a prendere sonno. 
Così mi sono chiesta quale potesse essere la differenza tra il letto e il divano, perché il dolore fosse insostenibile nell'uno e sopportabile nell'altro.
La mia ipotesi è che, nel divano, il piede sopraelevato stando fuori dalla coperta, diventa freddo, quindi meno sensibile, mentre a letto, viene riscaldato dal piumone.

Stamattina presto, appena la tribù dei vicini ha smesso di camminare sopra la mia testa, sono tornata a letto e ho provato a tenere il piede fuori dal piumino. Forse non significa niente, ma sono riuscita a riaddormentarmi quasi subito.

Da riprovare stasera ... A questo proposito, sarà meglio che vada a letto presto, perché, domani, la seconda settimana di convalescenza inizierà con una visita dal chirurgo, all'altro capo della città, alle 9.00...




14/01/2013

+6 Questione di vocabolario


Oggi quando ho aperto la porta del frigorifero una bottiglietta di lemonsoda si è data alla fuga.

Indovinate dov'è andata a finire? Non avete sentito nulla ??




13/01/2013

+5 Domenica di ghiaccio

Oggi sta nevicando e le temperature sono sotto zero: sono ben lieta di non dover uscire. Odio cosi' tanto il freddo e la neve che, allo scopo di motivarmi alla vigilia dell'intervento, mi ero posta la domanda di sapere cosa preferisco tra un soggiorno in ospedale e una settimana bianca. Giuro che sono sincera : TUTTO piuttosto che andare in montagna! :)

Riesco a dormire meglio. Ho lasciato perdere il cuscinetto di gommapiuma e l'ho sostituito con un normale cuscino morbido, il che mi consente di cambiare posizione molto più liberamente.

Ho ridotto gli antidolorifici, sono scesa ad un quarto della dose giornaliera consentita.

Ora sono in grado di fare qualche passo senza stampelle, con la sola scarpa. Questo facilita notevolmente la preparazione dei pasti, il che riduce il tempo trascorso in piedi : ottimo !

Il problema principale è che non riesco a scaldare il piede, sempre congelato dalla mancanza di circolazione imposta dalla posizione alta. Un amico mi ha gentilmente rifornita di calzini misura 43-46 ma risultano così stretti che ... sono perfetti per l'altro piede misura 38! :D



Ho visto un bel film, ve lo consiglio: "Diciotto anni dopo"
Due fratelli sono divisi da anni, uno vive a Londra e l'altro in Italia. Un viaggio improvviso sarà l'occasione di riavvicinarli.
(grazie a E. per il suggerimento)

Sto leggendo un libro carino: "Capodanno in giallo"
Raccolta di 6 gialli di Andrea Camilleri, Francesco Recami, Antonio Manzini, Esmahan Aykol, Gian Mauro Costa (ambientato a Palermo!!!), Marco Malvaldi.
(grazie a M. per il regalo)


11/01/2013

+3 Sempre meglio


Non ci sono molte novità oggi. Mi sono addormentata molto tardi e sono stata svegliata presto dalle solite vociferazioni dei miei vicini (...italiani). Mi risulta sempre difficile trovare una posizione comoda per dormire.

Sento ancora dolore, è lieve ma costante. Quando si fa più forte (delle fitte violente ma brevi), riprendo una compressa. Tuttavia ho notato che prendo meno della metà della dose giornaliera consentita. Il piede non si è ancora mai gonfiato (speriamo continui), prova che mi sto riposando abbastanza.

Riesco a camminare sempre meglio con la scarpa di Barouk, anche se appoggiarmi sul tallone non risulta ancora perfettamente indolore. Anche se non ci siamo ancora, comincio ad intravedere la possibilità di spostarmi senza stampelle, con la sola scarpa, procurandomi il vantaggio di poter usare entrambe le mani.

Ecco quello che ci vuole : 
(il commento è in francese ma non dice nulla di fondamentale)



10/01/2013

+2 Approccio Zen


Ho trascorso la prima notte in casa alla ricerca di una posizione comoda. Il dolore è moderato, ma non scompare mai del tutto, nonostante il paracetamolo. Pertanto muovo continuamente la gamba, mantenendolo sopraelevata, e mi riesce difficile addormentarmi.

Sono riuscita a lavarmi nel lavandino, stando in piedi, appoggiandomi sulla 'Barouk' (la meravigliosa scarpa di cui ho parlato ieri) e pure a lavarmi e asciugarmi i capelli.

Comincio a capire come usare efficientemente le stampelle: ne uso 2 se voglio muovermi velocemente, mentre ne uso una sola in combinazione con la scarpa quando ho bisogno di spostare qualche oggetto con la mano libera.
Appoggiare completamente il tallone nella scarpa fa ancora male, quindi la camminata risulta poco elegante.

Mi alzo solo se veramente necessario e cerco di ottimizzare i tragetti per fare meno passi possibili. Per caso ci sarebbe qualcuno disposto a sviluppare un software di ottimizzazione del percorso?
Il resto del tempo sto sul divano, ovviamente col piede sempre sopraelevato. E' completamente ghiacciato a causa della scarsa circolazione sanguigna, quindi lo devo coprire con un calzettone, ma almeno non è (ancora?) gonfio.

La buona notizia è che ho la mente chiara, sono un po' stanca per causa della mancanza di sonno, ma non mi sento abbattuta. Sono perfettamente in grado di leggere, di scrivere (per prova, gli ultimi post), mi nutro e non mi sento giù.

Ricevo molto supporto dalla mia famiglia e i miei amici e ne approfitto per inviare a tutti un sentito GRAZIE.


09/01/2013

+1 Tutti a casa!


Sono reduce da una notte interrotta alternativamente dai lamenti e dal russare del vicino di stanza (devo precisare che era italiano?) e trascorsa col piede in una specie di cuscinetto convesso di gommapiuma che serve sia a tenere il piede sopraelevato sia a proteggerlo dalle aggressioni involontari dell'altro piede. Dire che ho dormito mi pare esagerato.

A quel momento, la super notizia è che posso lavarmi nel mio letto perché sto ancora attaccata alla flebo dalla mano sinistra e al catetere dalla gamba destra.


Nutro la folle speranza che mi stacchino nel corso della giornata. In effetti il mio desiderio più grande sarebbe di poter zoppicare con le stampelle fino al... bagno. Ci si accontenta di poco!

Poco dopo arriva la notizia più sbalorditiva: verro' smobilitata anticipatamente nel corso della giornata.
Sono un po 'sorpresa perché il chirurgo aveva insistito molto per farmi trascorrere due notti dopo l'intervento. Per una volta, non danno molte spiegazioni (avranno riassegnato il mio letto?) e per la verità non indago oltre. Tutto sommato, mi sento bene, ancora nessun dolore, niente febbre e l'appetito è tornato.

Si inizia con l'arrestare la pompa anestetica perché ci vogliono 4-5 ore per dissiparne l'effetto. Successivamente, il piede dovrebbe progressivamente cominciare a riacquisire sensibilità.

Seconda tappa, i farmaci: 1 antinfiammatorio durante il pasto e 2 pastiglie di vitamina C. Me la cavo con poco.

L'assistente del chirurgo mi lascia una ricetta (l'inevitabile paracetamolo da alternare con l'ibuprofene e qualcosa di più forte se necessario) e compila i vari documenti e certificati. Mi raccomanda di riposarmi almeno 15gg... e allo stesso tempo mi fissa la data della prima visita dopo 7gg. Va a capire!

La caposala ne approfitta per rifarmi una fasciatura perfetta e ben stretta, non come quella un po' cosi' cosi' eseguita dai chirurghi. Ad ognuno il suo mestiere!
La fasciatura copre solo l'avampiede, quindi non il tallone né la punta delle dita. Ho scattato una foto, vi faro' vedere appena ne ho il coraggio. Non puo' assolutamente essere bagnata, quindi, per fare la doccia, occorre avvolgere il piede in un sacchetto di plastica chiuso ermeticamente con del nastro da pacchi. Il presupposto è di essere capace di entrare in vasca…

Mi avevano promesso che dopo l'intervento avrei potuto comprarmi delle scarpe nuove. Beh, non ho aspettato più a lungo. Okay, per risparmiare, ho preso solo quella destra. Cosa ne pensate delle mie nuove scarpe da drag queen?



Ora bisogna imparare a camminare con questo 'coso'. E' permesso appoggiare il piede soltanto sul tacco (per il momento ancora non riesco a farlo, fa male, dicono che passerà). Fortunatamente, le stampelle completano il quadro. Una fisioterapista molto gentile mi insegna a camminare e mi fa subito fare l'esame per le scale.
Mi ha insegnato una mnemonica per ricordare quale delle due stampelle usare a seconda che si va su o giù per le scale:

si SALE in PARADISO
si usa la stampella lato sano, ci si piazza di fronte alla ringhiera e ci si aggrappa con l'altra mano
si SCENDE all'INFERNO
stessa cosa, ma in senso opposto, vale a dire che si usa la stampella lato ferito.

E' arrivato il momento di salutare tutti e di tornare a casa. Ho subito l'opportunità di fare pratica per raggiungere casa mia al II piano. Comincio a salire, lentamente ma inesorabilmente, fino a quando, arrivata ai 3/4 della salita, la luce delle scale si spegne. Timer di merda.

Una volta in cima, mi accascio sul divano, e lo giuro, non mi muovero' da li' tranne che per le faccende urgenti e necessarie per la mia sopravvivenza. Home sweet home!